So that my friends
might love me more
perhaps I should stop
writing about them
(or writing about anything).
So that they might love me
madly,
and unconditionally,
I simply have to
abandon my native land,
change my language,
give up very young women,
change my ideas about everything,
resign myself to the free market,
to things the way they are,
quit drinking,
smoking whatever,
quit criticizing
noteworthy people,
sleep less,
and quit
the pleasures of sex.
If only I knew how much
my friends love me!
(I know that they could
love me even more).
I must take care
not to be controversial,
not to commit little slights
(neither to them
nor to anyone),
not to say no,
never to contradict them,
nor ever to reveal
their lies
(but there are so many...
how will I ever
remember them all?).
Ah, my friends
my earthly treasure!
What a privilege
to have them always near,
and above and below and inside.
I must guess
their most hidden
desires,
their whims,
their prejudices,
so that
warmed, reassured,
their love may continually grow.
Then you will be the lucky one,
the lake where all
the rivers meet
with their mighty affection
pressing up against the banks.
Ah, the friends!
What an orgy
of opinions,
how many veiled threats
behind their advice,
how much abandonment
in their disappointed silence.
So that they may love me more,
these friends of mine,
I would do anything.
Even what
they would never dare ask:
I will give them the maximum
of every bit of my minimum
How satisfying!
And how pleased they will be!
Translated by Don Stang and Helen Wickes
LE AFFINITÀ ELETTIVE
Perché i miei amici
mi amino di più
forse dovrei smettere
di scrivere di loro
(o di scrivere qualunque cosa).
Perché mi amino
follemente,
e in modo incondizionato,
dovrei solo
abbandonare la terra natale,
cambiare lingua,
rinunciare alle donne giovanissime,
cambiare idee su tutto,
rassegnarmi al libero mercato,
alle cose così come stanno,
smettere di bere,
di fumare checché sia,
dovrei smettere di criticare
i personaggi noti,
dormire meno,
e lasciare perdere
le delizie del sesso.
Sapessi come mi amano
i miei amici!
(so che potrebbero
amarmi anche di più).
Dovrei solo stare
attento a non polemizzare,
a non fare piccoli sgarbi
(né a loro,
né a nessuno),
a non dire di no,
a non contraddirli mai,
a non svelare mai
le loro bugie
(ma sono tante...
come faccio
a ricordarle tutte?).
Ah, gli amici,
tesoro di questa terra!
Che privilegio
averli sempre intorno,
e sopra e sotto e dentro.
Bisogna indovinare
i loro desideri
più nascosti,
i loro capricci,
i loro pregiudizi,
per fare sì
che riscaldati, rassicurati,
cresca sempre il loro amore.
Sarai tu poi il fortunato
lago dove sfociano
tanti fiumi
col loro possente affetto
a premere contro gli argini.
Ah, gli amici!
Che orgia
di opinioni,
quante minacce velate
dietro i loro consigli,
quanto abbandono
nel loro silenzio deluso.
Perché mi amino di più,
questi miei amici,
farei qualsiasi cosa.
Persino quello che
non oserebbero mai chiedere:
Porterò ogni mio minimo
al suo massimo.
Che bella soddisfazione!
E come saranno contenti!